Mastoplastica additiva

Mastoplastica additiva

Il seno ha un ruolo fondamentale nella vita di una donna, non solo dal punto di vista estetico, ma anche e soprattutto psicologico: è determinante nella sue relazioni affettive, è intrinsecamente legato all’immagine del corpo ed è strettamente legato alla maternità e costituisce un carattere sessuale secondario. Fin dall’antichità è stato simbolo di femminilità, con tutte le evoluzioni dei canoni estetici nel tempo…
La chirurgia estetica delle mammelle consiste nel loro rimodellamento, rispettando tre principi fondamentali: la simmetria con la mammella controlaterale, il cosiddetto “tatto”, che deve essere equilibrato, ne’ troppo rigido, né troppo morbido e, infine, il movimento, da conservare in tutta la sua naturalezza.

Mastoplastica additiva: Cos’è  e perchè farla?

PERCHÉ FARLO? L’intervento di Mastoplastica additiva serve per aumentare le dimensioni delle mammelle, definirle nella forma renderle toniche e rialzate come quello tipico delle giovani donne. La paziente ideale è una paziente con iposviluppo congenito delle mammelle, con una cute dotata di una buona elasticità.

COME VIENE ESEGUITO: L’intervento viene normalmente eseguito in anestesia generale in regime di Day Surgery, e dura circa un’ora. Si utilizzano delle protesi al gel di silicone ormai da decenni in assoluta sicurezza e tranquillità, che vengono introdotte attraverso una piccolissima incisione lunga circa 4/5cm eseguita nel solco sottomammario, lungo il bordo della areola o attraverso un più ampio accesso periareolare in caso di associata mastopessi di grado lieve. Il piano di alloggiamento della protesi può essere indifferentemente sopra o sotto il muscolo grande pettorale, a seconda delle diverse esigenze cliniche della singola paziente, che il chirurgo plastico deve saper interpretare.

CONVALESCENZA: richiede un impegnativa per la paziente che potrà tornare a svolgere le sue normali mansioni quotidiane nel giro di pochi giorni indossando, nel primo mese, reggiseni contenitivi di tipo sportive ed in alcuni casi fascia mammaria. È consigliabile attendere almeno 30 giorni prima di riprendere attività sportive o lavorative fisicamente intense. Le cicatrici sono assolutamente invisibili anche dai costumi più piccoli e ben camuffate anche in topless. Gli impianti protesici sono di elevatissima qualità, di comprovata sicurezza e sono prodotti dalle aziende leader sul mercato: possono essere di forma anatomica, a goccia, o “rotonde”, senza un polo preminente. Al termine dell’intervento la paziente potrebbe avere due fini drenaggi che vengono rimossi dopo pochi giorni.

CURIOSITÀ: Il dott. Alberto Rivarossa ha sempre utilizzato impianti mammari di elevata qualità costruttiva evitando il ricorso a prodotti di aziende non sufficientemente affermate e o inutile corse al risparmio sulla salute dei pazienti. Le protesi non interferiscono con l’eventuale allattamento, non alterano permanentemente la sensibilità del complesso areola-capezzolo e non creano problemi nelle indagini diagnostiche radiologiche a cui ogni donna dopo una certa età deve sottoporsi. I risultati sono generalmente positivi soprattutto per la grande naturalezza che il nuovo seno assume. Bisogna sapere, tuttavia, che le protesi non sono eterne e che è necessaria un’accurata sorveglianza clinica da effettuare con controlli periodici annuali, similmente a quanto sarebbe consigliato per la prevenzione oncologica dopo i 40 anni. È ormai accertato che le protesi mammarie non sono causa di tumore al seno ed anzi, il loro impianto spesso conferisce alla paziente maggior consapevolezza d’organo per cui sia tramite l’autopalpazione sia attraverso le più frequenti indagini radiologiche è più precoce il riscontro di lesioni occasionali.

CURIOSITÀ: Tendiamo a preferire protesi di piccolo-medio volume, perchè il rischio di complicanze (wrinkling, contratture, dislocamenti e rotazioni)è direttamente proporzionale al volume. Questo non vuol dire che non ascoltiamo le nostre pazienti, cerchiamo comunque di soddisfare le ambizioni ed I desideri di ciascuno